(Ti Lancio dall’Emilia Romagna) Bologna 11 giugno 2022 – Un “acrobata funambolo”, è questa l’immagine da utilizzare come paragone dell’imprenditore italiano e che emerge da una serie di testimonianze raccolte in occasione della 20ᵃ edizione di MECSPE.
MECSPE è la fiera più importante in Italia, organizzata da Senaf, dedicata alla manifattura italiana dove hanno partecipato oltre 2.000 aziende su 13 saloni tematici con un programma ricco di approfondimenti sulla digitalizzazione, sostenibilità e formazione. La manifestazione che si è svolta a Bologna Fiere dal 9 al 11 giugno 2022 è stata dedicata alle tecnologie innovative per l’industria manifatturiera e lo sforzo delle aziende italiane per rimanere sul mercato è veramente notevole perché si sono trovate a combattere contro un mercato internazionale dove non si hanno certezze sui prezzi dell’energia, e delle materie prime. A questo va aggiunto una grossa difficoltà al reperimento puntuale di molte materie prime e a delle fluttuazioni dei relativi mercati molto instabili. Dall’altra parte vi è un portafoglio d’ordini di richieste di beni e servizi notevoli che provengono sia dal mercato nazionale che estero. Per tutti questi fattori contingenti occorre avere delle vere e proprie doti di “acrobati” per riuscire a superare tutte le difficoltà che emergono attualmente sul mercato.
Un sostegno alle aziende manifatturiere è sicuramente l’ adeguamento 4.0, e al MECSPE è stato allestito il Live Academy uno spazio di ben 2.500 mq dove erano presenti numerosi Competence Center nazionali istituiti dal Mise per aiutare le imprese nel loro percorso di trasformazione digitale. “Si tratta di un’iniziativa molto importante – ha dichiarato Enrico Pisino di Cim 4.0 di Torino- in occasione di questa fiera siamo insieme agli altri Competence Center e abbiamo avviato una serie di contatti molti interessanti con numerose ditte. Il nostro compito è quello di agevolare la trasformazioni digitale 4.0 delle aziende e l’aspetto interessante è che si sono rivolte a noi molte imprese di piccola e media dimensione. In questo modo potremo dare un supporto strategico e operativo utilizzando delle soluzioni tecnologiche di ultima generazione”.
A parte la prima giornata di apertura, nella seconda vi è stato un afflusso notevole di visitatori nei padiglioni e c’è chi come Michela Maria Cilenti di Eidos (azienda friulana produttrice di bricchettatrici) che è rimasta particolarmente soddisfatta perché per la prima volta ha ricevuto nel suo stand la visita di potenziali clienti stranieri. “Sono anni –racconta Michela Maria- che partecipiamo a questa fiera e in questa occasione abbiamo avuto delle aziende straniere che si sono interessate alle nostre macchine che recuperano i trucioli delle lavorazioni dei metalli. Con le nostre macchine non si hanno scarti perché i bricchetti che vengono ottenuti dalla pressatura possono essere riutilizzati in fonderia e quindi il metallo può rientrare nel ciclo produttivo.”
Nella kermesse bolognese erano presenti ditte all’avanguardia dal punto di vista tecnologico come la Ma.Bo di Correggio che è in grado di produrre minuterie meccaniche di alta precisione, dedicate al settore Automotive, oltre a tutti gli altri settori della meccanica dove occorrono dei pezzi con particolari caratteristiche. Per Pierluigi Casadei, manager che si occupa del marketing, la fiera bolognese è un’ottima occasione per poter presentare ai clienti le nuove capacità di produzione dell’azienda reggiana. “Per noi l’innovazione è l’aspetto principale. Quando riceviamo da un cliente un disegno per la realizzazione di nuovi pezzi studiamo attentamente tutte le sue esigenze e applichiamo il meglio della nostra professionalità e delle tecnologie di cui disponiamo per soddisfare le sue richieste”.
Il fatto di avere un buon portafoglio ordini permette di guardare ancora al futuro secondo Matteo Querini di Eurolls. L’azienda friulana è specializzata nella costruzione di rulli, cavi e tubi e con un esperienza pluridecennale nel campo dell’antiusura attraverso trattamenti, rivestimenti e componenti in metallo duro e diamantati. In fiera sono state presentate tecnologie innovative e prodotti ottenuti attraverso tecniche di ultimissima generazione, frutto di collaborazioni con gli Istituti Nazionali ed Internazionali di ricerca. “L’altalena dei prezzi –dichiara Matteo Querini- delle materie prime, la difficoltà di approvvigionamento, insieme alla grande incertezza sui mercati che si è creata sta creando a tutti notevoli problemi che devono essere risolti andando a modificare il nostro modo di produrre rispetto al passato, e andando a ricercare nuove soluzioni a livello tecnologico.”
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