(Ti Lancio da Roma) Roma 27 gennaio 2023 – Sulle agende di astronomi e appassionati, la data è segnata: 1 febbraio 2023, ore 19 circa. In quel momento ci sarà l’appuntamento con la cometa di Neanderthal, così chiamata perché l’ultima volta che ha raggiunto la distanza minima dal sole, il perielio, è successo 50000 anni fa, all’epoca, appunto, dell’uomo di Neanderthal.
Il nome scientifico della cometa è Ztf (C/2022 E3). Già da qualche giorno, diversi telescopi, anche amatoriali, hanno segnalato avvistamenti e l’hanno fotografata, mentre attraversa il cielo nei dintorni della Stella Polare, quindi nella costellazione dell’Orsa Minore (o Piccolo Carro). Possiede due code: una di polveri che al telescopio ha una sfumatura giallastra e l’altra composta da ioni, bluastri. La chioma, dunque, appare di colore verde.
Il primo giorno di febbraio il corpo celeste si troverà alla distanza minima dalla Terra: 42 milioni di chilometri. Sarà visibile a occhio nudo, dopo il tramonto, e resterà osservabile per tutta la notte, guardando verso Nord. Per ammirare lo spettacolo nel modo migliore occorrerà un cielo sereno e privo dell’inquinamento luminoso dei centri urbani. In mancanza di questi requisiti essenziali, si può seguire la diretta (dalla sera del 30 gennaio) sul canale YouTube di EduINAF, la rivista online di didattica e divulgazione dell’Istituto Nazionale di Astrofisica (INAF), dove esperti e scienziati guideranno l’osservazione live dall’Osservatorio di Asiago e dal Telescopio Nazionale Galileo sito a La Palma, Canarie.
(MARIFRE)
Ph. credit: Dan Bartlett
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