(Ti Lancio dal Regno Unito) Londra 9 ottobre 2025 – Una nuova e preoccupante ricerca suggerisce che l’Antartide potrebbe aver raggiunto un punto di non ritornoirreversibile per quanto riguarda lo scioglimento dei suoi ghiacci, con conseguenze potenzialmente catastrofiche per l’innalzamento del livello del mare a livello globale.

Lo studio, pubblicato in una prestigiosa rivista scientifica e riportato da New Scientist, evidenzia che le attuali condizioni di riscaldamento globale potrebbero aver innescato una dinamica di scioglimento delle calotte glaciali dell’Antartide Occidentale che, anche se le temperature venissero stabilizzate, continuerebbe in modo autonomo e inesorabile.

Il termine “punto di non ritorno” (o tipping point) indica una soglia critica oltre la quale un sistema naturale subisce un cambiamento rapido e potenzialmente irreversibile. Nel contesto antartico, ciò implicherebbe che anche un piccolo aumento di temperatura futuro o i cambiamenti già in atto potrebbero bastare a destabilizzare completamente le piattaforme di ghiaccio chiave.

Gli scienziati avvertono che il superamento di questa soglia renderebbe inevitabile un significativo aumento del livello del mare nel corso dei secoli a venire. Sebbene l’innalzamento non sarebbe immediato, le proiezioni a lungo termine sono drammatiche e superano le stime attuali.

Questa scoperta rafforza l’urgenza di affrontare drasticamente le emissioni di gas serra e di limitare l’aumento della temperatura globale a 1,5°C. I ricercatori sottolineano che, mentre l’Antartide Orientale rimane più stabile, l’Antartide Occidentale e il suo destino sono fondamentali per la stabilità climatica globale.

Il monito è chiaro: è necessario agire subito e con determinazione per mitigare gli effetti del riscaldamento e tentare di rallentare i processi che potrebbero aver già condannato vaste porzioni di ghiaccio al collasso.
(Dispaccio di Ti Lancio della redazione di Trieste)