(Ti Lancio dall’Umbria) Perugia 31 Luglio 2024 – Calano le imprese gestiste dagli italiani mentre aumentano quelle fondate da stranieri. Nell’ultima ricerca statistica realizzata da Unioncamere-Anpal emerge che negli ultimi cinque anni le imprese straniere sono cresciute del 10%, mentre quelle con titolari italiani sono calate del 3%. Al 31 marzo 2024 le imprese straniere in Umbria ammontano a 9mila 546 (7mila 230 in provincia di Perugia e 2mila316 in quella di Terni), il 10,5% del totale delle imprese presenti in regione. L’Umbria si avvicina alla media nazionale che è del 11%. Sul fronte della nazionalità degli imprenditori stranieri, nella regione in testa ci sono Romania, poi Albania, Marocco, Cina, Svizzera, Francia, Nigeria, Germania, Macedonia e Pakistan. In provincia di Perugia i settori di attività delle imprese straniere sono, nell’ordine, commercio (2mila 752), costruzioni (1.932), servizi (1.415), industria (635), agricoltura (496). In provincia di Terni in testa il commercio (901 aziende), quindi costruzioni (626), servizi (548), agricoltura (161) e industria (80).
Per Giorgio Mencaroni, Presidente della Camera di Commercio, è un bene che L’Umbria delle imprese sia sempre più multietnica. “Fare impresa – sostiene Mencaroni – aiuta ad integrarsi e si pone un freno alla denatalità, fenomeno che coinvolge la nostra regione e l’Italia e che non può alla lunga non ripercuotersi sul sistema imprenditoriale. Alla fine se la concorrenza è leale, è la benvenuta perché migliora il tessuto delle imprese”.
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