(Ti Lancio da Roma) Roma 30 gennaio 2023 – Uno storico accordo torna a legare strategicamente Italia e Libia per la produzione di gas. A firmarlo, Eni e la compagnia statale libica Noc. Investimento complessivo: 8 miliardi di dollari.
Eni è presente in Libia dal 1959. Con questa intesa, spiega Vito Rotondi, Economist & Advisor (a destra nella foto), “consolida la posizione di primo operatore e diviene fattore coerente per il processo di diversificazione delle fonti di approvvigionamento energetico (il gasdotto Greenstream) per l’Italia e l’Europa”. Con le recenti visite del governo italiano (con al seguito, oltre a Eni, Confindustria) anche in Algeria ed Egitto, e prossimamente in Tunisia, è chiaro, secondo Rotondi, che “l’obiettivo sia costruire accordi bilaterali, proprio a partire dall’energia. Si coglie l’intensità di accordi paritetici, statali, industriali, sociali, ambientali per realizzare potenziali iniziative di sviluppo lungo la catena del valore dell’idrogeno dal Nord Africa quali possibile soluzione alla crisi in atto”.
“E’ un bene che il governo abbia intrapreso la strada che ci spetta per diritto, per le nostre competenze e per le capacità in cui eccelliamo. Aspettiamo di conoscere meglio i progetti e di capire se ci sarà richiesta di lavoro alle PMI italiane per le infrastrutture”, è il commento di Renato Railz (a sinistra nella foto), fondatore e Ceo di Eurolls, azienda metalmeccanica con sede ad Attimis (Udine), Asia e Centro-Sud America.
“Era ora che l’Italia – continua Railz – tornasse a essere pragmatica, a badare alla sostanza. Inoltre, occorre tenere conto anche dell’aspetto umanitario. Un paese con economia debole non può aiutare i deboli. Mi auguro che di questo interessante accordo riusciremo a beneficiarne sotto tutti i punti di vista”.
(MARIFRE)
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