Cookie Policy INDUSTRIA. ER. SALDA (CMS): ‘AUTORITÀ E COMPETENZE FEMMINILI DEVONO ESSERE RICONOSCIUTE E VALORIZZATE’ - Tilancio

INDUSTRIA. ER. SALDA (CMS): ‘AUTORITÀ E COMPETENZE FEMMINILI DEVONO ESSERE RICONOSCIUTE E VALORIZZATE’

INDUSTRIA. ER. SALDA (CMS): ‘AUTORITÀ E COMPETENZE FEMMINILI DEVONO ESSERE RICONOSCIUTE E VALORIZZATE’

(Ti Lancio dall’Emilia Romagna) Marano Sul Panaro (MO) 3 luglio 2025 – Nel mondo della meccanica e in molti altri settori a forte impronta tecnica, il mantra è spesso uno solo: “conta solo il merito”. Una verità sacrosanta, ribadita anche da Elena Salda, CEO di CMS, che non esita ad affermare: “Competenze, passione e dedizione dovrebbero essere i soli criteri di valutazione.” Eppure, secondo Salda, ignorare le profonde disparità di genere ancora presenti nel mercato del lavoro italiano significherebbe semplicemente “mettere la polvere sotto il tappeto”.

Le cifre parlano chiaro e smentiscono l’illusione di un sistema già paritario. Il Rendiconto di Genere INPS 2024 rivela che le donne in Italia guadagnano in media il 20% in meno rispetto agli uomini a parità di ruolo. La scalata ai vertici è ancora più ardua: nei ruoli dirigenziali, le donne rappresentano appena un quinto del totale, e meno di un terzo tra i quadri.

Anche i dati ISTAT confermano un quadro preoccupante: la retribuzione oraria media delle donne è inferiore del 5,6% rispetto a quella degli uomini, un divario che si amplifica in modo impressionante, arrivando al 39,9% tra i vincitori. “Nel settore tecnico e meccanico, la presenza femminile è ancora limitata,” sottolinea Salda, “non certo per mancanza di talento, ma per una serie di ostacoli culturali, strutturali e organizzativi.”

Elena Salda non esita a portare esempi concreti della persistenza di stereotipi sessisti, anche ai massimi livelli. “Molte volte mi è stato chiesto di portare il caffè?” racconta. “O una volta, dopo i saluti iniziali di benvenuto, un ‘gentile’ signore mi ha guardato e mi ha detto: ‘Scusi, adesso mi porta da quello che comanda davvero?'” Episodi che evidenziano una mentalità radicata che fatica a riconoscere l’autorità e la competenza femminile.

La CEO di CMS è chiara: “Le donne non chiedono corsie preferenziali, né sono necessariamente favorevoli alle ‘quote rosa’.” La questione è ben diversa. “Quando il punto di partenza è diseguale,” argomenta Salda, “avere delle regole che promuovano l’equità non è un privilegio, è una necessità.”

Strumenti come le quote, le certificazioni di parità di genere, i programmi di mentoring e le politiche aziendali inclusive non devono essere visti come scorciatoie. “Sono strumenti per riequilibrare un sistema che, ancora oggi, penalizza le donne,” afferma Salda. “Non si tratta di favorire qualcuno, ma di garantire che tutti abbiano davvero le stesse opportunità.”

La conclusione di Elena Salda è un appello alla responsabilità collettiva: “Il merito deve restare al centro. Ma per farlo brillare davvero, bisogna prima assicurarsi che il terreno su cui si gioca sia lo stesso per tutti.” Un messaggio forte e attuale, che invita il mondo della meccanica e l’intero panorama industriale a superare le retoriche e ad agire concretamente per un’equità che non sia solo proclamata, ma realmente vissuta.
(Dispaccio di Ti Lancio della redazione di Resia)

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