(Ti Lancio dall’Emilia Romagna) Reggio Emilia 29 aprile 2024 – La Cei, la Conferenza episcopale italiana, a fianco della Diocesi di Reggio Emilia e dei suoi missionari in Madagascar per far sorgere nell’area più povera di quel Paese un’Università e dare opportunità di formazione ai giovani e di sviluppo a quelle terre.
La conferma dell’impegno del massimo organo di rappresentanza dei vescovi italiani è giunta in queste ore a Modena e contribuirà a realizzare l’obiettivo sfidante ma intensamente perseguito dal sacerdote modenese don Luca Fornaciari, che è riuscito a sensibilizzare molti soggetti del territorio, dal mondo imprenditoriale fino ai vertici dell’Università, per realizzare ponti formativi tra Modena e il Madagascar.
La Cei sosterrà economicamente la riqualificazione di un vecchio seminario nel Sud-Est del Paese e la prima parte delle risorse arriverà già in questi giorni, entro la fine di aprile. Questo intervento di sostegno dà un forte impulso al progetto, tanto che il Comitato promotore dell’Università si recherà a breve all’ambasciata italiana di Pretoria, che è riferimento anche per il Madagascar, per ufficializzare l’impegno.
Don Luca Fornaciari in una lettera ha raccontato la genesi dell’idea di far nascere un’Università Cattolica a Farafangana, sulla costa Sud-Est, in una delle regioni più povere e periferiche. Da qui i giovani se ne vanno e su questa costa non esiste un ateneo. «Qui ci sono tantissime emergenze – ha scritto -, ma ci siamo resi conto che, probabilmente, il campo su cui occorre investire di più è quello culturale». Inoltre, un polo universitario può «contribuire enormemente allo sviluppo delle regione», come è già accaduto in altre aree.
Sono state individuate le facoltà – agraria, pedagogia, economia – e la diocesi di Farafangana ha messo a disposizione un imponente edificio che ora sarà ristrutturato. È già stato fatto il progetto per renderlo compatibile con le esigenze di un ateneo, sono stati già sensibilizzati i licei della zona e si sta operando per il reclutamento di professori e collaboratori. «Se tutto andrà bene – scrive fiducioso don Fornaciari – potremo aprire la nostra Università nel settembre 2025».
Nel frattempo, l’Università di Modena-Reggio Emilia ha analizzato, con esito positivo, il curriculum degli studi della costituenda Università Cattolica e ciò apre alla possibilità degli studenti malgasci di frequentare il percorso magistrale in Italia.
Nella foto di copertina: Paolo Storchi, uno dei promotori del comitato che ha visitato il Madagascar, con in mano due cipolle, a simbolo di uno dei frutti più poveri della Terra
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