Cookie Policy VENETO. FEDERICO FAGGIN A TI LANCIO: 'IL COMPUTER NON HA UNA ANIMA. IL BUON USO DELLE AI DIPENDE DA NOI' - Tilancio

VENETO. FEDERICO FAGGIN A TI LANCIO: ‘IL COMPUTER NON HA UNA ANIMA. IL BUON USO DELLE AI DIPENDE DA NOI’

VENETO. FEDERICO FAGGIN A TI LANCIO: ‘IL COMPUTER NON HA UNA ANIMA. IL BUON USO DELLE AI DIPENDE DA NOI’

(Ti Lancio dal Veneto) Padova 29 giugno 2023 – A tu per tu con Federico Faggin, nato a Vicenza, il 1 dicembre del 1941,  fisico, inventore e imprenditore italiano naturalizzato statunitense.

Dal 1968 Faggin risiede negli Stati Uniti ed ha assunto anche la cittadinanza statunitense. Fu capo progetto e progettista dell’Intel 4004 e responsabile dello sviluppo dei microprocessori 8008, 4040 e 8080 e delle relative architetture. Fu anche lo sviluppatore della tecnologia MOS con gate di silicio (MOS silicon gate technology), che permise la fabbricazione dei primi microprocessori e delle memorie EPROM e RAM dinamiche e sensori CCD, gli elementi essenziali per la digitalizzazione dell’informazione.

Nel 1974 fondò e diresse la ditta ZiLOG, la prima ditta dedicata esclusivamente ai microprocessori, presso cui dette vita al famoso microprocessore Z80. Nel 1986 Faggin co-fondò e diresse la Synaptics, ditta che sviluppò i primi Touchpad e Touch screen.

Lei è felice?

‘Si lo sono. Da quando ho capito chi sono e cosa voglio, posso dire di essere felice’. 

Quando lo ha capito chi è?

‘Anni fa. Quando iniziai a scrivere ed a fare divulgazione delle mie teorie’.

Quanto sono importanti per lei i sentimenti nella vita?

‘Molto. Lo sono molto. C’è una differenza abissale nel dire a qualcuno ti voglio bene, sentendolo. Oppure, come farebbe un computer, con una intelligenza artificiale, ripeterlo, senza provare nulla’.

Quindi, è questa la differenza fra l’umano e la macchina?

‘Esattamente questa. Un uomo potrà esprimere un suo sentimento o una sua emozione, vera, solo provandola. La macchina, pur non provando nulla, potrà dire tutto ciò che gli chiediamo. Lei pensa che questa non sia una differenza sostanziale?’.

Assolutamente sì. Per questo nessuno dovrebbe spaventarsi delle Ai?

‘Certamente. L’uomo sarà sempre un passo in avanti alla macchina, al computer. Perché, intanto, è l’uomo ad avere inventato e prodotto l’intelligenza artificiale. Oltremodo: semplicemente, le Ai, ci consentono di sapere di più, conoscere, avere più dati ed informazioni su qualsiasi argomento. Quindi progredire con l’umanità tutta, verso nuove tecnologie, e per superare nuove frontiere. Serve grande responsabilità nell’uso delle Ai’.

Il computer ha una anima? Ha una coscienza?

‘L’uomo ha una anima ed una coscienza. La macchina è un mero strumento che ci offre nuove possibilità per progredire nella conoscenza appunto. Dipende tutto da noi, da come, in scienza e coscienza usiamo le intelligenze artificiali’. 

Si vive meglio in Usa o in Italia?

‘Sono legatissimo all’Italia. Sono veneto, amo la mia regione’.

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