(Ti Lancio dall’Emilia Romagna) Maranello (MO) 4 febbraio 2025 – Ferrari ha chiuso il 2024 con 13.752 vetture consegnate, in incremento dello 0,7% rispetto all’anno precedente. La ripartizione geografica rispecchia la strategia di allocazione della società per preservare l’esclusività del marchio. Nel corso dell’anno l’aumento delle consegne è stato trainato dalla Ferrari Purosangue e dalla Roma Spider, insieme con la 296 GTS. Le consegne della famiglia SF90 XX e della 12Cilindri sono iniziate nel secondo semestre, mentre quelle della 812 Competizione A, vicina alla fine del ciclo di vita, sono diminuite. Nel corso dell’anno sono giunte a fine produzione la Portofino M, la SF90 Stradale, la 812 GTS, la 812 Competizione e la Roma. Le consegne della Daytona SP3 sono aumentate rispetto all’anno precedente, in linea con i piani. Tra i prodotti consegnati nel 2024 sono compresi dieci modelli con motore a combustione interna (ICE) e sei modelli a motore ibrido, che hanno rappresentato rispettivamente il 49% e il 51% delle consegnetotali.
Nel 2024 i ricavi netti si sono attestati a 6.677 milioni di euro, in crescita dell’11,8% o del 13,4% a cambi costanti. L’EBITDA si è attestato a 2.555 milioni, in crescita del 12,1% rispetto all’anno precedente e con un margine dell’EBITDA del 38,3%. L’EBIT è stato pari a Euro 1.888 milioni, con un aumento del 16,7% rispetto all’anno precedente e un margine dell’EBIT del 28,3%. La variazione molto forte e positiva del mix / prezzo per 386 milioni è dovuta principalmente all’arricchimento del mix prodotti, sostenuto dalle consegne della Daytona SP3 e di alcune 499P Modificata, all’aumento delle personalizzazioni e al mix geografico positivo trainato dalle Americhe. L’Utile netto dell’esercizio è stato pari a 1.526 milioni di euro, in aumento del 21,3% rispetto all’anno precedente, e l’Utile diluito per azione dell’esercizio si è attestato a 8,46 euro, rispetto a 6,90 euro nel 2023.
(Dispaccio di Ti Lancio della redazione di Resia)
INDUSTRIA. ER. FERRARI, UTILE 2024 SALE A 1.526 MILIONI DI EURO. VIGNA: ROBUSTA CRESCITA ANCHE NEL 2025

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