Cookie Policy TECNOLOGIA. LAZIO. PARTE LA SPERIMENTAZIONE DELL’INTELLIGENZA ARTIFICIALE NELLE SCUOLE ITALIANE - Tilancio

TECNOLOGIA. LAZIO. PARTE LA SPERIMENTAZIONE DELL’INTELLIGENZA ARTIFICIALE NELLE SCUOLE ITALIANE

TECNOLOGIA. LAZIO. PARTE LA SPERIMENTAZIONE DELL’INTELLIGENZA ARTIFICIALE NELLE SCUOLE ITALIANE

(Ti Lancio da Roma) Roma 10 ottobre 2024 – Cellulare no Intelligenza Artificiale sì. E’ questa la linea del Ministero dell’Istruzione e del Merito che ha dato il via per l’anno accademico 2024-25 all’utilizzo dell’Intelligenza artificiale in via sperimentale in 15 istituti di 4 regioni italiane. Il progetto che prende il nome di Esercizi Guidati è curato da Paolo Branchini, fisico ricercatore dell’Istituto di Fisica Nucleare e si avvale degli assistenti virtuali di Google che utilizzano una tecnologia di apprendimento adattivo, basata sull’analisi dei dati che viene fornita gratuitamente dal grande motore di ricerca. Le regioni coinvolte sono il Lazio, la Calabria, la Lombardia e Toscana per un totale di 15 scuole fra medie e superiori. Recentemente è già partito un corso riservato ad una cinquantina di docenti del Lazio per imparare le potenzialità didattiche dell’IA . La sperimentazione, della durata di due anni, prevede l’utilizzo di un software installabile su Google Workspace,  in questo caso inizialmente focalizzato sulle materie STEM (scienze, tecnologia, ingegneria e matematica) e sulle lingue straniere. L’IA, sotto forma di assistente virtuale, individuerà le difficoltà di apprendimento dei singoli studenti, segnalando le lacune sia al docente che all’alunno. Il docente, appositamente formato, potrà quindi intervenire in modo mirato per supportare lo studente.

Secondo il ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara: “Il cellulare crea dipendenza, distrae, anzi è stato dimostrato che non ha una efficacia didattica. Invece gli assistenti virtuali dell’IA, tramite programmi sui pc e tablet, facilitano l’apprendimento per i giovani”, inoltre Valditara si è detto fiducioso che l’intelligenza artificiale possa semplificare e stimolare il lavoro dei docenti, permettendo di raggiungere obiettivi formativi più elevati. “La creatività dei docenti e la loro capacità di cogliere le singolarità degli allievi è insostituibile”, ha concluso il Ministro. “L’intelligenza artificiale è una cosa, quella umana è un’altra. L’elemento che qualifica la scuola del futuro è il docente che, utilizzando strumenti innovativi, sa sempre trasmettere la propria ricchezza allo studente”. Se la sperimentazione andrà a buon fine l’IA entrerà ufficialmente nelle scuole italiane e dopo l’esperimento Esercizi guidati, il Miur ha stanziato un fondo ulteriore da 30 milioni di euro per sviluppare applicazioni IA dedicate a studentesse e studenti con disabilità visive e uditive.
(PARU)

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