(Ti Lancio dall’Emilia Romagna) Parma 16 marzo 2023 –  Il cibo italiano piace a svizzeri, austriaci e tedeschi e sicuramente ci sono spazi per poter crescere in questi mercati. In un anno un cittadino svizzero spende 177 euro per mettere in tavola cibo italiano, in Austria la spesa pro capite si attesta sui 128 euro, mentre negli Usa la spesa pro capite è equivalente a 14 euro e in Cina 0,2 euro.

Durante la conferenza stampa di presentazione di Cibus, la grande fiera italiana dedicata all’agroalimentare che si svolgerà a Parma dal 29 al 30 marzo, è emerso che le potenzialità di poter aumentare le vendite nei paesi esteri si scontrano con una rete distributiva che è purtroppo fragile e con la pratica scorretta del “italian sounding” che è quella di molti prodotti esteri che riportano diciture italiane per far credere al consumatore che si tratta di prodotti nostrani mentre invece sono confezionati altrove.
Antonio Cellie, Ceo delle Fiere di Parma ha sostenuto durante la conferenza stampa della presentazione del ‘Salone Internazionale dell’alimentazione’ che i produttori italiani devono guardare quei paesi affini dove capiscono la nostra cultura agroalimentare: “Siamo forti in Austria – ha sostenuto Cellie –  perché è vicina, lì ci andiamo direttamente a vendere. In questo contesto Cibus è la fiera della disintermediazione: vuole dimostrare l’importanza del contatto diretto con la distribuzione e la ristorazione estera. E’ questa l’unica via di sviluppo del nostro export”.

A Cibus saranno presenti  500 espositori con una vetrina per mille brand e oltre 30 start up di tutto il mondo e spazi gratuiti per Università e incubatori che potranno così avere una notevole visibilità.
(PARU)