Cookie Policy ECONOMIA. VENETO. SONO PIU' LE PENSIONI DEGLI STIPENDI NEL SUD ITALIA: TUTTI I DATI - Tilancio

ECONOMIA. VENETO. SONO PIU’ LE PENSIONI DEGLI STIPENDI NEL SUD ITALIA: TUTTI I DATI

ECONOMIA. VENETO. SONO PIU’ LE PENSIONI DEGLI STIPENDI NEL SUD ITALIA: TUTTI I DATI

(Ti Lancio dal Veneto) Mestre (VE) 5 settembre 2024 – Nel Mezzogiorno e secondo alcune stime di CGIA Mestre ben presto anche in altre zone d’Italia, si pagano più pensioni che stipendi. La situazione, per i prossimi anni, potrebbe ulteriormente aggravarsi, considerando che entro il 2028 usciranno dal mercato del lavoro almeno 2,9 milioni di italiani (occupati per la maggior parte nel centro-sud Italia) che raggiungeranno i limiti di età per andare in pensione.

Senza un adeguato ricambio generazionale e senza l’assunzione di nuovi lavoratori più giovani che possano “rimpiazzare” quelli uscenti, alcuni settori potrebbero entrare in crisi. Per non parlare del rischio che corrono i conti pubblici con l’aumento del numero di assegni pensionistici da erogare agli italiani.

A lanciare l’allarme è un’indagine dell’Ufficio studi della CGIA di Mestre, che mette in evidenza il saldo negativo tra il numero di lavoratori occupati e di pensionati che si registra in molte zone d’Italia.

Sono più le pensioni degli stipendi in Italia

Secondo alcuni recenti dati Istat sul numero lavoratori attivi e inattivi in Italia, a maggio del 2024 gli occupati erano stimati in 23,9 milioni, un numero superiore di 462mila unità rispetto a quello di maggio 2023, ma ancora insufficiente per invertire la tendenza negativa. Senza considerare che l’incremento è dovuto principalmente all’aumento delle partite IVA nel paese.

Per effettuare un confronto tra i lavoratori attivi e il numero delle pensioni erogate dall’INPS, invece, dobbiamo tornare al 2022: in quell’anno il numero dei lavoratori dipendenti e autonomi sfiorava i 23,1 milioni, a fronte di un numero di assegni corrisposti ai pensionati di poco inferiore a 22,8 milioni (saldo pari a +327mila).

Rispetto al 2022, comunque, i numeri sono cambiati: da un lato, come denota l’ISTAT, il numero di occupati sembrerebbe aumentato rispetto agli anni precedenti; ma dall’altro lato anche il numero delle pensioni erogate dall’INPS potrebbe essere cresciuto addirittura in misura superiore al numero di occupati.

Questa situazione si verifica ad oggi nella maggior parte delle regioni meridionali, ma la tendenza potrebbe presto diffondersi anche nel resto dell’Italia.

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