(Ti Lancio dalla Campania) Sorrento (NA) 6 novembre 2024 – Premiato con 87/90 al Parigi Award olio Gourmet: ‘Il filo di Arianna’ dal ristorante Hortus di Villa Zagara, a Sorrento.
Si moltiplicano i riconoscimenti internazionali per l’olio extra vergine d’oliva monocultivar Minucciola di Villa Zagara di Sorrento, prodotto con la ricerca certosina della qualità e con un saper fare che affonda le radici in più generazioni. La produzione di Nino Apreda e della sua famiglia: Apreda Acampora ha ottenuto ora, infatti, il Parigi Award olio Gourmet, con un punteggio di 87 su 90. Un’affermazione che è avvenuta in un confronto internazionale serrato, con oli provenienti da territori particolarmente vocati, quali Spagna, Grecia, Tunisia, Brasile, persino dalla Cina. A sbaragliare la concorrenza, «c’è la grande passione che io e tutta la famiglia mettiamo nella produzione di quest’olio, la cui materia prima matura nel giardino botanico della Villa, tra zagare, lavanda, gelsomino. Un insieme di profumi che contribuiscono a rendere quest’olio di altissima qualità», spiega Nino Apreda, che ha imparato a produrre e a riconoscere l’olio di qualità frequentando sin da piccolo il frantoio con il nonno.
Oggi la produzione di olio della famiglia Apreda è parte di un’attività molto più ampia e articolata, che ha in Villa Zagara e nel ristorante Hortus i due perni portanti. Tuttavia, l’attenzione per la piccola produzione di olio – 20 quintali – è massima e in ogni momento del processo che porta a quell’oro liquido capace di affermarsi con fermezza ormai nei contesti internazionali più competitivi. Del resto, la storia della monocultivar Minucciola, presente in Italia solo sulla costa tra Amalfi e Pompei, ha origini talmente nobili da prefigurare le affermazioni che l’attuale produzione sta avendo. È arrivata infatti direttamente dalla Grecia, meglio, dai pendii del Parnaso, per rendere onore al tempio dedicato alla dea Athena che era stato costruito a Punta Campanella, tra il golfo di Napoli e quello di Salerno, per celebrare il felice ritorno a casa di Ulisse dalla terra delle sirene.
«La richiesta per quest’olio aumenta costantemente, tanto che non riusciamo a soddisfare tutti – racconta Nino Apreda mentre sta tornando da Parigi -. È un olio che si abbina benissimo con la dieta Mediterranea, adatto per un utilizzo a crudo e nelle pietanze cotte. Non aumenteremo la produzione, ma persevereremo nel mantenimento della qualità raggiunta e nel suo ulteriore perfezionamento», conclude l’imprenditore. Il premio parigino è stato preceduto da quello, altrettanto blasonato e ricercato, che la figlia di Nino, Biancamaria Apreda, ha ritirato a Sparta, nell’ambito della «Athena international olive oil competition».
Nella foto: Nino Apreda ritira il Parigi Award olio Gourmet
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