Cookie Policy FOOD. LAZIO. KIWI GIALLO E VERDE: L'AGRO PONTINO GUIDA LA PRODUZIONE NAZIONALE - Tilancio

FOOD. LAZIO. KIWI GIALLO E VERDE: L’AGRO PONTINO GUIDA LA PRODUZIONE NAZIONALE

FOOD. LAZIO. KIWI GIALLO E VERDE: L’AGRO PONTINO GUIDA LA PRODUZIONE NAZIONALE

(Ti Lancio da Roma) Roma 10 ottobre 2025 – Il distretto dell’Agro Pontino, nel Lazio, si conferma il cuore pulsante dell’actinidicoltura italiana, un vero e proprio motore economico per il Paese. Con 6.000 ettari coltivati e una capacità produttiva che sfiora le 170.000 tonnellate (in soli 4 giorni per la raccolta, un dato impressionante che sottolinea l’intensità e l’efficienza della filiera), quest’area è leader indiscussa sia per il tradizionale kiwi a polpa verde (varietà Hayward) che per le innovative e crescenti coltivazioni a polpa gialla (come la varietà SunGold o altre Actinidia chinensis).

L’Italia è uno dei maggiori produttori mondiali di kiwi, e gran parte di questo successo è riconducibile alla pianura pontina. Le particolari condizioni climatiche e la fertilità dei terreni hanno reso Latina e la sua provincia l’ambiente ideale per questa coltura. I 6.000 ettari rappresentano una porzione significativa della superficie totale italiana dedicata al kiwi (che è di circa 25.000 ettari, con il Lazio tra le regioni di punta insieme a Emilia-Romagna, Piemonte e Calabria). La zona è all’avanguardia nell’adozione di nuove varietà, in particolare quelle a polpa gialla, che godono di una domanda crescente sui mercati internazionali, garantendo un’offerta diversificata e di alto valore aggiunto. La citata capacità di raccolta di 170.000 tonnellate in soli quattro giorni enfatizza l’organizzazione logistica e la presenza di grandi cooperative e magazzini che gestiscono il prodotto. Nonostante il primato, la filiera del kiwi nell’Agro Pontino è sotto costante pressione a causa degli effetti dei cambiamenti climatici e delle fitopatie ad essi correlate. La problematica più grave è la Moria del Kiwi (Kiwifruit Vine Decline Syndrome), una sindrome complessa favorita da stress idrici (ristagni d’acqua dopo piogge intense o, al contrario, lunghi periodi di siccità) e alte temperature invernali. Questa malattia, che colpisce le radici, ha causato negli ultimi anni la perdita di migliaia di ettari di actinidieti in tutta Italia, con l’Agro Pontino pesantemente colpito. Grandinate, venti impetuosi e ondate di caldo fuori stagione minacciano direttamente i frutti e le piante, rendendo i raccolti estremamente vulnerabili. Il fabbisogno di “ore di freddo” in inverno, cruciale per la corretta dormienza e fioritura del kiwi, viene sempre meno. Di fronte a queste sfide, il settore agricolo dell’Agro Pontino risponde con una strategia che unisce espansione colturale e adattamento. L’aumento della superficie coltivata, in particolare con le nuove varietà (come i kiwi gialli), funge da “salvagente” per la stagione. Se da un lato si registrano perdite dovute alla Moria o al maltempo, l’espansione e i nuovi impianti in aree meno colpite o con nuove tecniche di gestione riescono a compensare le perdite, stabilizzando il volume complessivo della produzione nazionale. 
(Dispaccio di Ti Lancio della redazione di Trieste)

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