(Ti Lancio dalla Lombardia) Milano 17 aprile 2024 – Dalle automobili alla casa fino alle tasche di quasi tutti gli italiani: sono 140 milioni gli oggetti, o dispositivi, connessi presenti nel nostro Paese. Secondo Osservatorio Internet of Things della School of Management del Politecnico di Milano gli strumenti digitali e collegati alla rete sono 2,4 per abitante.
Quello dell’Internet of Things (IoT) è un mercato che nel 2023 ha raggiunto il valore di 8,9 miliardi di euro, crescendo del 9% rispetto all’anno precedente. La diffusione dell’IoT in Italia è destinata ad aumentare, secondo gli esperti del PoliMi. Soprattutto grazie al crescente impiego delle reti 5G, indispensabili per connettere un enorme mole di oggetti e relativi dati.
Ma dove si trovano gli oggetti connessi più utilizzati? L’indagine ha valutato il mercato delle smart car come quello più connesso. Vale 1,5 miliardi di euro e rappresenta il 18% del totale del business. Seguono i settori delle utility, con i dispositivi di telelettura dei consumi energetici (1,38 miliardi) e gli smart building (1,3 miliardi), cioè gli edifici con elementi di domotica. Meno rilevanti, al momento, le smart city (950 milioni) e le smart factory (905 milioni). L’IoT nelle case, cioè nelle smart home, vale 810 milioni e occupa solo il 5% del mercato.
Nel mondo industriale le connessioni con IoT hanno coinvolto il 18% delle grandi aziende.
“Grazie all’effettiva capacità di sfruttare l’enorme potenziale di integrazione tra IoT e intelligenza artificiale – ha spiegato Angela Tumino, direttrice dell’Osservatorio IoT – si porranno le basi per lo sviluppo del mercato futuro con nuovi scenari di utilizzo e benefici derivanti dall’impiego di dispositivi sempre più intelligenti. Anche la sostenibilità è sempre più al centro dell’attenzione di imprese e cittadini e l’IoT può giocare un ruolo importante”.
(MARIFRE)
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