Bologna 5 novembre 2025 (Ti Lancio dalla Emilia Romagna) – Pitagora: Il Supercomputer Italiano da 43 Petaflop/s a Caccia dell’Energia delle Stelle, inaugurato nella sede Cineca di Casalecchio di Reno.
Raffreddato a liquido caldo (36°C) con tecnologia Lenovo Neptune, il calcolatore del CINECA punta alla fusione nucleare e stabilisce un nuovo record di sostenibilità (PUE 1.1). Dietro al nome evocativo di Pitagora si cela un’infrastruttura di calcolo che non solo posiziona l’Italia all’avanguardia mondiale nel settore, ma la pone al centro della sfida energetica del futuro. Il nuovo supercalcolatore, frutto della tecnologia IBM e Lenovo, è una macchina pensata per inseguire uno dei sogni più audaci della scienza: riprodurre sulla Terra l’energia delle stelle attraverso la fusione nucleare.
La potenza di calcolo di Pitagora è vertiginosa: 43,2 PFlop/s (milioni di miliardi di operazioni al secondo). Un dato significativo di questa potenza è concentrato nelle GPU (processori grafici), che da sole forniscono circa 27 PFlop/s.
Le GPU sono il motore della rivoluzione dell’Intelligenza Artificiale (AI) e sono essenziali per le simulazioni ad alta intensità di dati. Pitagora è finanziato dal consorzio EUROfusion, insieme a ENEA, e vede il CINECA nel ruolo di protagonista.
Le simulazioni numeriche che la macchina eseguirà sono l’equivalente digitale dei reattori del futuro e spaziano su: turbolenza dei plasmi: cruciale per confinare il gas supercaldo. Resistenza dei materiali: testare i materiali destinati a operare in condizioni estreme.vStabilità dei campi magnetici: essenziali per controllare la fusione. Ogni simulazione riuscita riduce la necessità di esperimenti fisici costosi e complessi, accelerando il passo verso una fonte di energia pulita, sicura e potenzialmente infinita.
L’innovatività di Pitagora va oltre i Petaflop e si misura nella sua sostenibilità. Il supercomputer non è raffreddato ad aria, ma a liquido, grazie alla tecnologia Neptune sviluppata da Lenovo.
Questa tecnologia fa circolare acqua calda — in arrivo a circa 36 gradi — vicino ai processori per assorbire quasi tutto il calore prodotto, con un’efficienza che raggiunge il 97%.
Il risultato è un’efficienza operativa (PUE – Power Usage Effectiveness) di 1.1, un vero “Santo Graal” del calcolo sostenibile. Questo valore bassissimo significa che per ogni Watt di elettricità speso per il calcolo vero e proprio, appena il 10% è necessario per far funzionare i sistemi ausiliari (come pompe o ventole). Il resto dell’energia è interamente dedicato alla scienza, rendendo Pitagora un modello non solo di potenza, ma anche di responsabilità ambientale.


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