(Ti Lancio da Roma) Roma 5 settembre 2022 – Per la seconda volta il lancio di ARTEMIS-1, prima tappa per riportare uno o più esseri umani sulla Luna, è stato rinviato. “Anche il più piccolo rischio tecnico deve essere compreso e rimosso”, ha detto il presidente dell’Agenzia Spaziale Italiana (ASI) Giorgio Saccoccia. Del resto, la partenza dello Space Launch System (SLS) senza passeggeri è un progetto di collaudo di nuovissimi strumenti di ingegneria spaziale sofisticati come non mai e, insieme, un programma scientifico di studio delle condizioni per la creazione di una stazione spaziale orbitante intorno al satellite e, poi, di una base permanente sul suo suolo.
Il team dell’ASI è in queste ore di ritorno verso Roma e Torino, perché non è stata ancora resa nota la data del prossimo tentativo. I problemi al razzo (una perdita laterale ha impedito il corretto rifornimento di idrogeno liquido che con l’ossigeno liquido alimenta i motori) non sono risolvibili sulla rampa di lancio. Occorrerà riportare SLS nel Vehicle Assembly Building (VAB) della NASA, sempre a Cape Canaveral, dove si eseguiranno test e riparazioni che richiederanno almeno 25 giorni.
Possibili finestre di lancio, fa sapere la NASA, potrebbero aprirsi tra il 17 e il 31 ottobre.
L’obiettivo di lungo periodo del programma Artemis – come aveva spiegato a Ti Lancio Simone Pirrotta, program manager Missioni di Esplorazione Robotica dell’Agenzia Spaziale Italiana (ASI) – è “creare insediamenti di lungo periodo sulla Luna, con un approccio questa volta cooperativo e sostenibile”. Il contributo italiano è molto ricco e importante; comprende la realizzazione di alcuni componenti del modulo di servizio ESM della capsula Orion realizzati da Leonardo e Thales Alenia Space e il nanosat ArgoMoon dell’azienda torinese Argotec.
(MARIFRE)
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