(Ti Lancio dall’Emilia Romagna) Parma 20 giugno 2024 – Il ceo Palmieri: «Il consumatore premia la qualità nutrizionale dei nostri prodotti, a partire dalle alici del mar Cantabrico». Il mare nel Dna aziendale e, quindi, la capacità di scegliere i prodotti migliori che arrivano da lì, per portarli sulla tavola dei consumatori. È questa la strategia che ha consentito a Zarotti Spa di Parma di raggiungere importanti obiettivi anche nel 2023, chiudendo il bilancio con 39 milioni di ricavi. A Parma il centro logistico di questa realtà che, nata nel Cilento, va a scegliere i prodotti del mare dove questi spiccano per qualità, in particolare «per qualità nutrizionale – spiega il ceo Giovanni Palmieri -, l’aspetto che più premiano i consumatori». Così Zarotti l’anno scorso ha lavorato e commercializzato circa 300 tonnellate di alici fresche provenienti dall’area del mar Cantabrico, inconfondibili per essere spesse, robuste e di pezzatura maggiore.
«L’Oceano Atlantico concede ai prodotti una bella corposità e le alici sono più polpose e più adatte per avviare la lavorazione dell’acciuga sotto sale» spiega il ceo Palmieri. Si chiude così un cerchiostorico perché, se oggi le alici arrivano in Italia dalla costa settentrionale della Spagna per essere lavorate, «occorre ricordare che sono stati i siciliani a trasferirsi sulla coste spagnole e ad avviare, per primi, a fine Ottocento, la salatura delle acciughe», spiega l’amministratore di Zarotti, una realtà che attualmente impiega duecento addetti. Acciughe innanzitutto, ma Zarotti produce anche tonno, sgombro, salmone, frutti di mare, trasformati in diverse linee di prodotto, che arrivano al consumatore soprattutto attraverso la grande distribuzione. L’azienda produce anche per private label, comprendendo le firme più importanti presenti nei maggiori supermercati. La sostenibilità è «un caposaldo aziendale irrinunciabile», pervade ogni aspetto dell’mpresa, a partire dal rispetto per il mare. «La pesca delle alici avviene da marzo a ottobre, nelle notti senza luna», esemplifica Palmieri, e «i pesci sono raccolti con reti a cerchio rispettose dei fondali marini». Nel 2022 l’azienda ha ottenuto la Plastic free certification, perché per il packaging adopera solo carta, vetro e latta, totalmente riciclabili. Nel 2023 ha ottenuto il rinnovo di questa importante certificazione, raggiungendo il “grade C”. Zarotti è stata, inoltre, la prima azienda italiana nel settore alimentare ad aver scelto etichette Upm Raflatac e il loro materiale autoadesivo Ocean action label, etichette realizzate con scarti e rifiuti plastici abbandonati, rinvenuti entro 50 chilometri dalle coste e considerati ad alto impatto ambientale a causa del rischio di finire in mare.
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