(Ti lancio dalla Toscana) Firenze 17 novembre 2023 – Fra i viaggi da realizzare almeno una volta nella propria vita Lonely Planet consiglia la Toscana. La nota casa editrice australiana che edita guide in centinaia di migliaia di copie che sono particolarmente ricercate da viaggiatori e turisti di tutto il mondo ogni anno esce con la pubblicazione internazionale “Best in travel” .
Nell’edizione 2024 un posto d’onore è riservato alla Toscana che per i redattori delle guide internazionali è una delle mete da segnarsi in agenda per la sua ricchezza dal punto di vista del patrimonio turistico, delle scelte enogastronomiche del fatto che vi siano molti siti che sono patrimonio materiale e immateriale dell’Unesco.
“Gli ombrosi boschi dell’Appennino, i borghi e le città storiche, i musei e l’enogastronomia della Toscana vi conquisteranno”. Inizia in questo modo la descrizione della regione italiana da parte della guida turistica letta in tutto il mondo. Si tratta sicuramente di un grande riconoscimento che Eugenio Giani, governatore della Toscana, e Leonardo Marras assessore al turismo e all’economia, ritengono molto importante perché oltre a dare lustro alla regione e premiare il grande lavoro di chi si occupa di turismo e di valorizzazione del territorio permette di far conoscere ad un nuovo pubblico le bellezze della Toscana.
La Toscana potrebbe essere paragonata ad una miniera di metalli preziosi ancora attiva dove la cultura e la storia si rinnovano e crescono. Basta citare all’ultimo ritrovamento di 24 statue votive a San Cassiano dei Bagni che sta permettendo di scrivere un nuovo capitolo sulla storia degli Etruschi e dei Romani. Fra le motivazioni di Lonely Planet che hanno deciso di inserire la Toscana come la regione migliore da visitare al mondo per il prossimo anno vi sono le seguenti: “Pochi luoghi celebrano la slow life o incarnano il buon vivere come la Toscana. Che si tratti di esplorare nuovi sentieri escursionistici o di riscoprire la cucina contadina, vivere la Toscana oggi rimane un’esperienza in perfetta simbiosi con il territorio. In tutta la Regione si contano diversi borghi in cui si può riconoscere l’eredità etrusca”.
(PARU)
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