(Ti Lancio dalla Valle d’Aosta) Courmayeur (Ao) 17 novembre – La chiusura di un traforo sta causando notevoli danni all’economia della Valle d’Aosta e del Piemonte. Martedi 21 novembre 2023 si svolgerà a Courmayeur un convegno organizzato da Confindustria dove si parlerà della fragilità delle connessioni fra Italia ed Europa e dell’importanza dei tunnel per lo sviluppo del territorio e per un sistema di trasporti efficiente.
Il convegno si svolgerà nella mattina del 21 sulla Skyway Monte Bianco. Tra i relatori sono previsti il ministro degli affari esteri Antonio Tajani, il presidente di Confindustria Carlo Bonomi e il vice ministro delle infrastrutture e dei trasporti Edoardo Rixi. Interverranno anche il presidente della Regione Valle d’Aosta, Renzo Testolin, e l’assessore regionale ai trasporti e alla mobilità sostenibile, Luigi Bertschy.
I lavori inizieranno alle 10 e si concluderanno in tarda mattinata. Il traforo del Monte Bianco rimarrà chiuso fino a lunedi 18 dicembre 2023 per una serie di interventi di manutenzione molto importanti come il rifacimento dell’impianto di ventilazione e l’asfalto su un primo tratto. La chiusura attuale di 9 settimane è un prologo di una serie di chiusure che verranno fatte ogni anno qualche settimana per i prossimi 18 anni. Chiudere il traforo per tre anni, tanto il tempo necessario per rifare gli asfalti e gli impianti di sicurezza, sarebbe sicuramente molto negativo per l’economia della zona e di molte regioni italiane. Si calcola che nei momenti normali passino fra l’Italia e la Francia circa cinquemila mezzi al giorno che diventano ottomila nel fine settimane e durante i periodi di vacanza. Il traffico è stato dirottato in gran parte sul traforo del Frejus che si ritrova ad avere mediamente almeno 1800 bisonti della strada in più al giorno con lunghe file nelle autostrade piemontesi. I trafori costituiscono una parte fondamentale delle rotte commerciali italiane, ogni anno dall’Italia partono circa 266 milioni di tonnellate di merci, di cui 160 milioni che corrispondono a circa il 60 per cento del totale passano dalle Alpi.
(PARU)
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