(Ti Lancio dall’Emilia Romagna) Baiso (RE) 7 novembre 2022 – Contro la crisi: economia circolare, raddoppio dell’impianto fotovoltaico, ricerca di nuovi mercati negli Stati Unici. La Gastronomia Piccinini del Carnione di Baiso sta seguendo queste strade, a dir il vero, da quando è nata, scegliendo innanzitutto i fornitori di materie prime sul territorio della Valle del Secchia e in particolare sulla montagna reggiana e modenese.
Nel suo logo ha un cuore dove sono indicate le aziende fornitrici locali che con le loro materie prime permettono di realizzare i prodotti di pasta fresca, come tortellini, tigelle, gnocco fritto, che stanno raggiungendo un grande consenso fra i consumatori.
Nonostante un aumento del 15% del fatturato fatto registrare quest’anno che ha portato il fatturato a 22 milioni di euro in Italia e a 10 milioni di euro negli Stati Uniti, per poter continuar a crescere occorre pensare al futuro. Matteo e Stefano Piccinini nel 1997 hanno deciso di fondare un’azienda che è sempre cresciuta negli anni fino a contare 60 dipendenti sulle colline del Carnione di Baiso, 50 in California nello stabilimento di Pasadena e una decina nel nuovo stabilimento in Toscana, a Montecatini.

E per il prossimo anno, i fondatori hanno pensato di attuare nuove scelte imprenditoriali. “Abbiamo deciso di raddoppiare il nostro impianto fotovoltaico – racconta Stefano Piccinini, che con il fratello Matteo gestisce l’azienda – e da 125 kw che a oggi ci garantisce un 20% del fabbisogno energetico porteremo la potenza a 250kw con l’installazione di nuovi pannelli solari. Questo ci permetterà di portare la nostra autonomia al 40%. Purtroppo non possiamo andare oltre perché non abbiamo più superfici utili dove poter installare i pannelli, però questo ci permetterà di rendere le bollette molto più leggere.”
Nello stabilimento americano, per poter produrre i piatti tipici della valle del Secchia come i tortellini, i tortelloni, oppure gli gnocchi, è necessario usare le materie prime prodotte nelle province emiliane che vengono esportate negli Stati Uniti via container. Questo ha permesso di aprire un mercato molto interessante negli Usa, infatti a Charlotte nel Nord Carolina è stata acquistata un’area coperta di oltre 2500 metri quadrati dove verrà realizzato lo stoccaggio e la vendita per tutti gli stati americani dei prodotti di pasta fresca della Gastronomia Piccinini. “Fino ad oggi non abbiamo avuto cali nelle vendite. Per il prossimo anno, oltre ad aumentare i fornitori locali con alcuni che producono solo materie prime biologiche, contiamo di riuscire ad aumentare la produzione nello stabilimento di Montecatini, in Toscana, dove vengono prodotti i piatti tipici della regione come i tortelli di chianina o il raviolo maremmano. Speriamo di aumentare in modo significativo sul mercato americano con l’apertura della nuova sede commerciale e la presentazione dei nostri prodotti che sono fatti in gran parte con materie prime che provengono dall’Italia e sono di origine biologica. Per dare un’idea, solo fra settembre e ottobre di quest’anno abbiamo spedito una dozzina di container pieni di zucche, parmigiano reggiano, e altri alimenti della valle del Secchia per la produzione dello stabilimento della California”.
(PARU)
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